COME SCEGLIERE IL SALE

Integrale, iodato, marino e… colorato! Finalmente chi ha provato la terribile esperienza di salare il caffè, non lo scambierà più per zucchero! Negli ultimi anni sugli scaffali del supermercato si sono aggiunti molti tipi di sale, spesso distinguibili per il loro colore. Ecco le principali caratteristiche e gli utilizzi di questi cristalli saporiti. (Tutti molto belli, ma…occhio all’utilizzo. Assumiamo tutti molto più sale di quanto dovremmo, pare).

 

 

sale

 

Sale marino

 

È il risultato dell’evaporazione dell’acqua del mare in grandi vasche. Il sale viene poi prelevato e lavorato in modo da togliere le impurità, fino a ottenere un prodotto bianco e cristallino, che comunemente si trova in commercio nelle due varianti: grosso e fino.

 

Sale marino iodato

 

Il sale iodato è un sale arricchito di iodio. Esistono sali “naturalmente” ricchi di iodio e sali addizionati. Meglio orientarsi ai sali naturalmente ricchi di questo elemento.

 

Sale marino integrale

 

È un sale marino solo parzialmente sottoposto ai processi di raffinazione. Per questo appare grumoso e più umido di quello tradizionale e mantiene inalterati gli oligoelementi presenti all’interno dei suoi cristalli.

 

Sale rosa dell’Himalaya

 

Proviene da una formazione cristallina che risale a circa 250 milioni di anni fa. Proprio il processo che lo ha costituito lo ha anche reso ricco di oligoelementi che gli conferiscono il colore rosa. È indicato per chi vuole depurare l’intestino. Non è trattato chimicamente e ha un gusto meno aggressivo rispetto al sale marino. Si abbina bene alla carne.

Si usa spesso anche per trattamenti di benessere o come sale da bagno.

 

 

Sale blu di Persia

 

Questo salgemma, o sale da cucina comune, proviene dalle miniere dell’Iran. Il suo colore è dato dalla silvinite, un minerale che solitamente ha un colore rosa o giallo e raramente dà origine a una tonalità così intensa di blu.  È decisamente sapido e ha un retrogusto speziato.

 

Sale rosso delle Hawaii

 

Si chiama  Alaea ed è il sale utilizzato dagli Hawaiani. Prende il nome da un’argilla rossa di origine vulcanica che lo arricchisce donandogli il tipico colore rosso del ferro. Alla particolare sapidità, si aggiunge un retrogusto leggermente ferroso, che lo rende adatto a condire soprattutto carni e pesci grigliati e arrosto.

 

Sale grigio di Bretagna

 

Prodotto sulla costa atlantica dell’omonima regione francese, assume un colore grigio grazie all’argilla con la quale vengono costruiti i “labirinti” delle vasche per la raccolta dell’acqua dell’oceano. È un sale povero di sodio. Si sposa bene alle verdure bollite.

 

Sale nero di Cipro

 

Al sale marino di Cipro viene aggiunta una polvere di carbone vegetale ottenuta dalla combustione di cortecce di legno dolce: betulla, salice e tiglio. È ottimo sul pesce bianco, sulle patate dolci fritte, sulle uova e nelle zuppe.

Chiara Porati