Origini calabresi, dedizione assoluta al lavoro e grande capacità imprenditoriale, questo è Domenico Rizzo.
Il suo locale è nella periferia milanese, in via Varesina, sede di grandi aziende e multinazionali. Fai il ponte e sei a Quarto Oggiaro, luogo un tempo di pessima reputazione, oggi quartiere in veloce trasformazione. Il giornalista Andrea Galli, che era a Quarto Oggiaro per un caso di cronaca nera, dopo qualche prima colazione da Rizzo, ha deciso che meritava un’intervista sul Corriere; fatta e pubblicata.
Il caffè & bistrot Rizzo, Comeacasa è molto accogliente, sia dal punto di vista architettonico, sia dal punto di vista umano: l’ospitalità è calorosa, il servizio veloce, le proposte gastronomiche invitanti. I dipendenti sono 22, la conduzione familiare: Domenico, le sue sorelle – una in particolare con il ruolo di factotum e padrona di casa – presto la mamma in virtù della speciale capacità di sfoglina. A fianco di Comeacasa aprirà infatti il 26 ottobre un locale ristorante con menù a base carne e pasta fresca, che completerà la già ricca offerta del bistrot di Domenico che va dalla prima colazione alla cena.
Come è andata con il Covid?
Ce la siamo cavata, abbiamo mantenuto il posto di lavoro a tutti quanti, utilizzando delivery e take away. Produciamo lievitati, panettoni e colombe e li abbiamo venduti bene: 2mila panettoni a Natale e mille colombe a Pasqua.
Lavori tanto?
Io inizio alle 4 del mattino e finisco a mezzanotte. Prendo 10 caffè al giorno.
Mi occupo in prima persona dei lievitati: brioche, panettoni e colombe. C’è tanto da fare. Potrebbe essere anche di più perché qui ci sono le multinazionali e solo il 20% dei dipendenti viene per ora regolarmente in ufficio. La gente ci conosce, sanno che siamo seri, produciamo tutto noi e questo è il nostro valore aggiunto.
Nel ristorante cosa si prepara?
Veniamo da Tropea e sul pesce siamo molto forti. Per i vini bianchi lavoriamo con una azienda del Trentino Alto Adige e per i rossi ci appoggiamo a un’azienda toscana. Le bottiglie si possono anche comprare. Poi nel posto nuovo offriremo carne e pasta fresca. Ci sarà un bancone di macelleria dove si potrà scegliere la tipologia di carne; dietro, la griglia. E al piano rialzato due “sciure” faranno orecchiette e tagliatelle. Voglio preparare anche delle salsine, così la sera chi esce dagli uffici potrà portar via una schiscetta con pasta fresca e sughetto.
Una bella idea! Cibi lo inserisce senz’altro tra gli indirizzi da raccomandare
Paola Chessa Pietroboni
direzione@cibiexpo.it