FACCIAMOCI UNA TORTILLA, MA DI ALGHE

Le potenzialità delle alghe marine sono immense e stanno suscitando sempre più interesse: se noi coltivassimo alghe in un’area pari al doppio del Portogallo (quindi lo 0,05% degli oceani del pianeta) avremmo proteine vegetali sufficienti per tutta la popolazione mondiale. Per questo, Seamore sta pensando all’alga come una nuova “categoria alimentare”. “Il 71% del nostro pianeta è formato da oceani, ma noi ricaviamo dall’acqua solo il 2,5% del nostro cibo, e gli oceani danno rifugio al cibo più sano che possiamo trovare…

 

 

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Per ragioni di salute ed ecologiche, dobbiamo sostituire le proteine animali con quelle vegetali, o ‘verdi’. Se non cambieremo strategie di coltivazione e produzione alimentare nel 2050 avremmo bisogno di 4 pianeti per nutrire l’umanità. Il futuro della maricoltura (acquacoltura) è importantissimo. Con più di 10.000 specie disponibili, le alghe possono essere la risposta al collasso del nostro sistema alimentare. Questo è il messaggio di Willem Sodderland, il fondatore di Seamore, al momento di lanciare la prima tortilla di alghe del mondo. L’azienda cercherà di rimpiazzare più prodotti quotidiani possibili con prodotti fatti di alghe, e sta conquistando mercati, offrendo anche la possibilità di investire su Seamore attraverso il crowdfunding.

 

Pasta, pancetta, tortilla & pane di alghe…

 

Con l’idea di sfruttare le proprietà nutritive delle alghe e la loro facile reperibilità, Seamore nel 2015 ha deciso di provare a lanciare un’alga che sembra una tagliatella verde come alternativa alla pasta, con il motto “I sea pasta” (io vedo/mare pasta), e quindi proporre la sostituzione di carboidrati con vegetali. Successivamente l’azienda ha scoperto un’alga che, se fritta, assomiglia alla pancetta croccante. Pare abbia un sapore ottimo, ma è priva di grassi saturati. A breve il lancio di tortillas e pane di alghe, fatti con il 50% di alghe marine. E sono al vaglio altri prodotti quotidiani come le gallette di riso e l’hummus.