Il gazpacho, piatto tipico della Spagna, esiste in diverse varianti. Si tratta di una zuppa fredda a base di verdure crude o frutta.
Con il termine “gazpacho” viene indicato non solo il classico piatto a base di pomodoro ma anche zuppe o creme con verdure o, addirittura, frutta, come la ricetta che proponiamo dello Chef Marchesi. Gualtiero Marchesi aprì il suo primo ristorante a Milano nel 1977 e, nel giro di sei mesi, conquistò la sua prima stella Michelin, diventate due l’anno seguente. Famosissimo il suo “Riso oro e zafferano” con il quale nel 1986 ottenne la terza stella Michelin.
L’estate è alle porte, quindi abbandoniamo la classica zuppa calda e immergiamoci in questa freschissima proposta.
Ingredienti per 4 persone
– ½ anguria
– 2 cetrioli
– 10 pomodori ramati
– 1 mazzetto di erbe miste (menta, basilico, timo)
– 4 limoni
– 2 astici da 600 g
– zenzero
– sale
– pepe
Preparazione
Iniziamo a spellare i pomodori e a rimuoverne i semi. Frullare separatamente l’anguria, i cetrioli sbucciati e i pomodori, precedentemente spellati e senza semi. Una volta frullati questi ultimi, filtrarli con un colino metallico. Uniti i tre succhi, bisogna aggiungere le erbe miste e poi regolare di sale e pepe. Cuocere l’astice per tre minuti nel “court-bouillon”. Nome di origine francese, deriva da “court” (corto) e “bouillon” (brodo), e indica la durata della bollitura, che deve essere appunto breve. Si prepara aromatizzando dell’acqua con sedano, carota e cipolla. Per lessare in “court bouillon”, bisogna partire sempre dal liquido freddo; quindi è consigliabile cominciare il giorno prima o al mattino, e lasciar raffreddare. Porre sulla base di un piatto fondo il gazpacho, aggiungendo la crema al limone, preparata emulsionando olio di oliva, succo di limone e zenzero nel frullatore. Adagiarci sopra l’astice.
Il gazpacho può essere servito come antipasto, oppure come primo piatto.
Tenere in frigo fino al momento di servirlo.
Giovanni Romano e Matteo Scirpoli
Fondatori di GeoFood