L’ ARTE DELLA POTATURA

Pratica antichissima, essenziale per garantire la salute della pianta e l’abbondanza dei raccolti, rappresenta una delle attività più delicate e affascinanti del mondo agricolo.

La parola “potare” deriva dal latino putare e significa recidere, eliminare le parti invecchiate o danneggiate dei rami di una pianta, per favorire la sua crescita e darle la forma desiderata, ma anche per garantire il massimo in termini di quantità e qualità della produzione. Nell’ambito delle nostre attività scolastiche sono tante le occasioni per avvicinarci a questa pratica. Molte delle ore di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) vengono svolte in aziende dove abbiamo modo di mettere in pratica quanto appreso in aula durante le lezioni di Produzioni vegetali.

 

 

La specialità dipende dall’articolazione scelta: noi di Produzione e trasformazione dei prodotti ci occupiamo prevalentemente della potatura dell’ulivo, mentre i nostri compagni di Viticoltura ed Enologia di quella della vite.

L’olivo va potato nei primi mesi dell’anno, prima della fioritura. Oggi, il taglio è diverso da quello di una volta perché è influenzato dai moderni metodi di raccolta, ma il suo obiettivo resta lo stesso: irraggiare i rami dell’albero per preparare la fioritura e i frutti che nasceranno. Irraggiare significa aiutare la chioma dell’albero a ricevere il Sole, cercando di eliminare le zone d’ombra all’interno della pianta senza spogliarla troppo. Vuol dire garantire il giusto equilibrio tra rami vecchi e rami giovani, tra apparato fogliare e apparato radicale…. Insomma, una vera e propria arte che richiede non solo manualità e competenza, ma anche passione, senso estetico e rispetto per la pianta.

Siamo prossimi a un appuntamento importante: il Campionato di potatura degli Istituti Agrari. Nelle scorse settimane, molti di noi hanno partecipato a un corso di potatura dell’olivo a vaso policonico (vedi nota). Le attività pratiche occupano un posto rilevante nella nostra didattica, e le gare sono momenti importanti per metterci alla prova e crescere, ma anche per divertirci e conoscere studenti degli altri Istituti Agrari.

Di anno in anno vediamo migliorare le nostre competenze, impariamo che la teoria e la pratica devono andare di pari passo per raggiungere risultati ottimali, ma sappiamo anche che solo facendo si impara davvero e che i veri segreti della potatura non si trovano certo sui libri, ma nelle mani sapienti degli agricoltori.

Mariasole Graziosi, classe 4E

Daniel Centorame, classe 4F

Istituto Tecnico Agrario “A. Zoli”, Atri (Te)

 

 

 

NOTA

La pianta a vaso policonico è formata dal tronco principale dal quale partono 4 rami maggiori. Ognuno deve avere una conclusione, ovvero una “punta” o “cima”.

 

 

 

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