L’ETICHETTA PARLANTE

Nel settore agroalimentare spesso i dati inseriti in etichetta sono solo quelli previsti dall’obbligo di legge e non illustrano la specificità di un prodotto e la sua filiera. «Nel nostro Paese spiega Fabio Scalise, uno dei fondatori di SISSPre, azienda lombarda specializzata in servizi altamente tecnologici – l’offerta è così ampia e diversificata che le attuali norme sull’etichettatura non sempre permettono di distinguere i vari prodotti locali, in realtà molto differenti tra loro. Si pensi ai formaggi o all’olio d’oliva

 

 

 

 

Ma in che cosa consiste il sistema elaborato da SISSPre? Ce lo spiegano lo stesso Fabio (F) e il suo socio Andrea (A).

 

 

Come funziona in pratica il progetto?

 

F: Mapperemo con un microchip collegato a gps ogni elemento della filiera produttiva, in modo che tutto possa essere rilevato automaticamente con uno smartphone. Nel caso dell’olio d’oliva, per esempio, rileveremo ogni albero, ogni cesta di raccolta, fino al frantoio, proseguendo poi anche al trasporto e alla consegna. Tutte le informazioni potranno essere facilmente lette dall’etichetta, con qr code o un’applicazione simile.

A: Solo così si realizza un sistema di tracciabilità efficiente.

 

 

Vale a dire?

 

F: Secondo noi, per essere davvero efficiente e affidabile, un sistema di tracciabilità deve essere:

  • automatico, senza alcun intervento umano, per quanto riguarda la registrazione dei dati;
  • certificato da un ente terzo, senza conflitti di interesse con gli attori della filiera;
  • aggiornato in tempo reale;
  • accessibile a tutti, in qualunque momento e luogo.

 

 

E SISSPre garantisce questo?

 

A: Sì, il chip registra in tempo reale ed evita che il produttore inserisca dati non corretti, anche in buona fede, come invece avviene per altri sistemi di tracciabilità. Noi ci occuperemo poi solo della parte ingegneristica, mentre la rilevazione sarà di un ente terzo: abbiamo contatti con CCPB, un organismo di certificazione e controllo dei prodotti agroalimentari e ne stiamo cercando altri. Infine, basta un telefono cellulare per registrare i passaggi e leggere le informazioni.

 

 

A che punto è la sperimentazione?

 

A: Abbiamo coinvolto 4 aziende produttrici di olio d’oliva: abbiamo mappato e seguito tutte le fasi. Ora stiamo elaborando i dati, i risultati sono buoni, da migliorare solo la rilevazione con lo smartphone, per non rallentare il lavoro sul campo. Poi metteremo in commercio il sistema e nel dicembre 2019 avremo le prime etichette parlanti!

 

Anna Francioni

anna.francioni@cibiexpo.it