L’innesto audace di Francesco Mangano che rende pomodori e melanzane piante frondose. Nel mondo della coltivazione, l’innesto è una tecnica agronomica essenziale, utilizzata per migliorare le caratteristiche delle piante e renderle più resistenti alle avversità climatiche e agli attacchi parassitari.
La tecnica è relativamente semplice e prevede l’unione di due porzioni di piante diverse: il portainnesto, che fornisce l’apparato radicale, e la marza, dalla quale si sviluppa la chioma. Questo metodo permette di mantenere inalterate le caratteristiche genetiche delle varietà desiderate e rende possibile la coltivazione di specie pregiate anche in ambienti pedologicamente sfavorevoli. Un esempio storico di innesto è quello della vite. Per proteggersi dalla filossera, un parassita devastante, la Vitis vinifera è stata innestata su specie americane come la Vitis rupestris o la Vitis riparia a partire dal XIX secolo.
C’è chi però ha avuto più fantasia e audacia. Francesco Mangano, un contadino di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, ha dato vita a una rivoluzionaria metodologia di coltivazione. Figlio di agricoltori, appassionato di innesti già da ragazzo, dopo un periodo di vita in Germania, durante il quale coltiva per passione melanzane e zucchine in un giardino preso in affitto, torna in Italia. Lavora come artigiano, ma non tralascia la passione per natura, coltivazione e agraria. Grazie allo studio intenso, dopo alcuni anni sperimenta un’idea: dare vita, innestando frutta e verdura locale su alberi terzi, a una sorta di orto aereo. Nel 1999, durante una passeggiata, nota una piantina che non ha mai visto (rivelatasi poi un Solanum Mauritianum, originario dell’America centro-meridionale), con foglie simili a quelle delle melanzane. La porta a casa, la fa crescere e, quando diventa un albero che genera grappoli di bacche verdi e, a maturazione, gialle, ci innesta piantine di pomodoro e melanzana, botanicamente compatibili. I risultati sono eccezionali. Ripete così l’operazione, ma separando pomodori e melanzane. Su alcuni innesti coltiva pomodori come San Marzano, ciliegino, costoluto, e su altri diverse varietà di melanzane, come la bianca, viola tonda, viola lunga, zebrata, nera e anche la Perlina. Ogni albero ospita circa 70 piante innestate, producendo in media 4-5 kg di frutti ciascuna. Nel 2024, la sua “agricoltura acrobatica” ha ricevuto il riconoscimento speciale Calabria Natura con il “Premio Calabria che lavora”, organizzato da Asso Calabria.
Marta Pietroboni
Tutti frutti
Per un periodo, Mangano ha sperimentato anche innesti con peperoncino, tabacco e patate, ma ha infine scelto di concentrarsi su pomodori e melanzane per via della loro maggiore fruttificazione.