Per tutti coloro che sono un po’ pessimisti esiste una legge che incarna perfettamente il loro spirito, la cosiddetta Legge di Murphy. Si tratta di un insieme di paradossi pseudo-scientifici ironici e caricaturali, scritti dall’umorista americano Arthur Bloch, il cui assunto più importante resta il primo assioma. Secondo questa massima, “se qualcosa può andare male, lo farà”.
Nessun giovane Leopardi si è impossessato delle scrivanie di CiBi, tuttavia nella vita quotidiana di ciascuno esistono piccole sfortune che ci fanno credere che, un pochino, questa Legge abbia un fondo di verità. La cucina diventa un regno ideale per la proliferazione di questa convinzione: piccoli esperimenti, pasticci con le ricette, cucine in disordine, pavimenti sporchi. Difficile, non pensare al fatidico momento della colazione.
Sei a tavola e ti stai spalmando beatamente la marmellata sulla tua fetta di pane e pregusti il momento in cui potrai mangiarla. Sfortunatamente, questa scivola dalle tue mani e, dopo diverse rotazioni, cade sul pavimento proprio dal lato dove hai spalmato la confettura. Tra mille borbottii cominci a pensare che quella Legge abbia fatto centro e che il pane cada sempre dal lato della marmellata.
Ma è vero? O c’è qualcosa in più?
In effetti, il tema è curioso. Così tanto che Robert Matthews, fisico americano, ha svolto una intera ricerca sul tema e nel 1966 ha vinto il premio Ig Nobel per la fisica. La maggioranza di questi incidenti avviene quando la fetta di pane è in bilico sul tavolo e scivola inavvertitamente giù. La prima osservazione che fa Matthews riguarda il fatto che la massa di marmellata sia trascurabile, soprattutto se rapportata a quella della fetta.
Quando la fetta di pane ha raggiunto il margine critico cade dal tavolo. A cadere per prima è la parte anteriore, così da far ruotare la fetta di pane su sé stessa. L’accelerazione rotazionale dura un istante e genera una velocità rotazionale tale da rimanere costante per tutto il moto di caduta, ma non sufficiente da farle fare un giro completo. Disastro!
La soluzione potrebbe essere avere un tavolo di un’altezza maggiore, ma non siamo vatussi e l’altezza del tavolo è studiata per essere rapportata alla nostra. Vogliamo escludere categoricamente l’ipotesi di smettere di mangiare pane e marmellata (troppo buono!), per cui potremmo intervenire sul pane usando fette più piccole che, in caso di caduta, possano ruotare più velocemente. Alternativamente, basterà avere la prontezza di toccare la fetta nel momento in cui sta cadendo per aumentare il suo angolo di caduta.
La Legge di Murphy può essere sconfitta, almeno in questo caso. È tutta questione di… fisica!
Gabriele Gatti